Romania, alcune impressioni ✿ Romania, some impressions

giovedì, ottobre 22, 2015


"Non riflettere. Guarda! Hai mai visto un cielo così bello?"
Ágota Kristóf

"Do not think. Look! Have you ever seen such a beautiful sky?"
Ágota Kristóf


Sono appena tornata dalla Romania. Un viaggio itinerante e avventuroso che mi ha portato a scoprire molti lati sconosciuti di questo paese. Che mi piacessero i paesi verso Est si era già capito da quando nel 2011, decisi di trasferirmi per un periodo in Estonia per lavoro. Questa volta ho scelto un luogo di cui avevo sentito parlare perlopiù attraverso i pregiudizi delle persone e racconti vaghi senza riferimenti precisi. Non credo che la mia mente sia predisposta al pregiudizio e questo mi ha dato il via per immergermi completamente in questa cultura tanto simile per molti versi a quella italiana.

I just got back from Romania. A traveling and adventurous journey that led me to discover many unknown aspects of this country. I like so much the countries located in the east; in fact, in 2011, I decided to move to a period in Estonia for work. This time I chose a place that I had heard mostly through the prejudices of the people and vague stories without specific references. I do not think that my mind is predisposed to prejudice and this gave me the way to immerse myself completely in this culture so similar in many ways to that Italian.


Ho scelto di alloggiare nelle case dei suoi abitanti attraverso Airbnb. Ne ho scelte molte, in città differenti e di dimensioni e stili diversi. In ognuna ho trovato proprietari accoglienti, molto gentili nel darci consigli su cosa visitare e su come giungervi. Ognuno con una personalità diversa e un approccio sempre cordiale. Ho viaggiato attraverso i mezzi, nonostante spesso ci fossero orari molti limitati tra una meta e l’altra. Tuttavia, ho capito che con un buono spirito di adattamento si può raggiungere qualsiasi luogo. Ho visto i boschi della Romania scorrere attraverso i finestrini del treno, con persone di ogni tipo che si alternavano davanti alla porta di uscita. Ho assaporato il viaggio in autobus attraverso paesini sperduti composti di case con tetti spioventi e la natura sempre incombente attorno, con il solito enigma nella testa: “Speriamo di scendere alla fermata giusta”. Ho condiviso l’auto con persone del posto, con chi parlava un ottimo inglese e aveva voglia di raccontarsi e di raccontare la Romania odierna e chi invece guidava silenziosamente a causa di un divario linguistico che forse per lui era irrisolvibile.

I chose to stay in the homes of its inhabitants through Airbnb. I have chosen many of them, in different cities and in different sizes and styles. In each one I found welcoming owners, very kind in giving us advice on what to see and how to get there. Each with a different personality and approach always friendly. I traveled through the means, although there were often limited options between a destination and the another. However, I realized that with a good ability to adapt you can go everywhere. I saw the forests of Romania scroll through the windows of the train, with all kinds of people who took turns in front of the exit door. I enjoyed the bus ride through remote villages composed of houses with sloping roofs and nature always looming around, with the usual puzzle in my head: "We hope to get off at the right stop." I shared the car with the locals, someone who spoke very good English and wanted to tell his stories and loved to tell the Romania of today and someone who drove silently because of a language gap that perhaps it was unsolvable for him.


Ho sentito i racconti di taxisti che forse avrebbero voluto essere in un altro luogo a svolgere un altro lavoro, più dinamico e più soddisfacente. Come un ex artista del circo, che una volta messa su famiglia, ha dovuto fermarsi a Bucarest, passando da una vita itinerante e piena di salti e dinamicità (nel vero senso della parola) alla staticità di sedili che sfrecciano per le vie della Capitale. O chi ha figli sparsi per il mondo e attende con impazienza il viaggio per andare a trovarli. Ho mangiato nei tipici “Fornetti”, negozi di Street food, dove qualcuno ti guardava indifferente, mentre altri ti sorridevano non appena scoprivano la nostra nazionalità, ricordando il buon cibo e i bei posti della nostra Italia. Ho fatto finta di essere rumena, imparando quelle pochissime parole che servono per chiedere un biglietto dell’autobus e ho fatto “sì” con la testa a domande che non capivo. Ho lasciato che l’avventura prendesse il sopravvento sull’organizzazione, affidandomi all’ispirazione e al vivere giorno per giorno senza programmi troppo rigidi e senza fretta. Ho adorato questo paese che tanto mi ricorda l’Italia di una trentina di anni fa in certi luoghi e quella più moderna in altri. Ho scovato molte similitudini che verso la fine mi hanno fatto dimenticare di essere lontana da casa e anche la lingua, così incomprensibile all’inizio, ha finito per diventare familiare con parole che potevano riconoscersi con un po' di impegno in quanto neolatine.

I heard the stories of taxi drivers who perhaps wanted to be somewhere else to do other work, more dynamic and more satisfying. As a former circus performer, who had to stop in Bucharest for the family, and he changed his life, from an itinerant life full of jumps and dynamic (in the true sense of the word) to the static nature of seats whizzing through the streets of the capital. Or who has sons around the world and looking forward to the trip to go to hug them. I ate in the typical "Fornetti", Street food stores, where someone looed at me with indifference, while others immediately smiled as soon as they discovered our nationality, remembering the good food and the beautiful places of our Italy. I pretended to be Romanian, learning those few words that are used to ask for a bus ticket and I did "yes" with the head to questions that I did not understand. I let the adventure take over the organization, relying inspiration and live day by day without too rigid programs and without haste. I loved this country so much because it reminds me of Italy of thirty years ago in some places and the most modern in others. I found many similarities that towards the end made me forget about being away from home and also the language, so incomprehensible at first, began to become familiar with words that were beginning to be recognized as the Romance.


Mi sono sentita sempre sicura, mai in pericolo, nessuno mi ha mai dato l’impressione di avere cattive intenzioni, come spesso invece è successo in altri paesi europei. Ho canticchiato i successi radiofonici rumeni e ancora li ho in testa come se fossi ancora lì. Ho trovato Laura Pausini in radio e ho cambiato stazione con la stessa velocità con cui lo faccio in Italia. Ho nutrito i piccioni di Bucarest con le briciole nonostante questa pratica porterà a un’invasione di questi pennuti. Ho incontrato un bimbo rumeno che indossava la maschera di Lady Vendetta e ci salutava per chiacchierare con noi. Parlava un ottimo inglese ed era in gita a Rasnov con la scuola per visitare un parco dei Dinosauri. Tutto è diventato familiare man mano che i giorni passavano. 

Quando si guardano le cose da lontano o attraverso le dicerie, tutto sembra distante, freddo, inospitale. Poi lo osservi da vicino, con i tuoi occhi, inizi a scovare tutto ciò che ti accomuna, tutto ciò che era falsamente screditante, senti che qualcosa ti lega a un luogo e inizi ad affezionarti. Forse perché, passo dopo passo, hai percorso quelle strade con le tue gambe, hai imparato dove appoggiare i piedi e a che velocità muoverti. Conoscere un luogo nuovo è una fonte inesauribile di arricchimento. Bisognerebbe sempre andare aldilà delle apparenze e imparare a conoscere, osservando, domandando, confrontandosi, percorrendo nuove vie. 

Un viaggio pieno, ricco, con la mia unica e bellissima visione della Romania.

I always felt safe, never in danger, no one has ever given me the impression of having bad intentions, as instead often has happened in other European countries. I hummed their radio hits and still have them in my head as if I were still there. I found Laura Pausini on the radio and I changed the station with the same speed with which I do it in Italy. I fed the pigeons in Bucharest with crumbs despite this practice will lead to an invasion of these birds. I met a Romanian little boy who wore the mask of Lady Vengeance and greeting us in order to talk to us. He spoke excellent English and was on a trip to Rasnov with the school to visit a Dinosaur park. Everything has become familiar as the days passed. 

When you look at things from a distance or through hearsay, everything seems distant, cold, inhospitable. Then, if you watch it closely, with your eyes, you start to find all that you have in common, all that was falsely discrediting, you feel that something binds you to a place and you start to become attached. Perhaps because, step by step, you have walked the streets with your legs, you learn where to put your feet and how fast to move. Learn about a new place is an endless source of enrichment. You should always go beyond appearances and learning about, observing, asking, discussing, along new paths. 

A full and rich journey with my unique and beautiful vision of Romania.

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18 comments

  1. Un viaggio alla "travel upside down", sono curioso di leggere i prossimi post su questo viaggio :)

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    1. Io non vedo l'ora di scriverli :) comunque sì, è proprio capovolto :)

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  2. Bellissimo viaggio in un posto che sicuramente per pregiudizio non calcoliamo mai.
    Eppure la Transilvania specie sotto Halloween dovrebbe attirare :)

    Moz-

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  3. Cara Vale, ho seguito il tuo viaggio dalla pagina Facebook ma non immaginavo quale piega avevi deciso di dargli: una vera e propria immersione! Fare così è il più bel modo di visitare un paese secondo me, specialmente un paese che come dici anche tu non suscita molte aspettative di primo acchito, perché siamo pieni di pregiudizi.
    Concordo con te sulle somiglianze con l'Italia: io non ci sono stata ma conosco una signora rumena che praticamente è diventata di famiglia, una di quelle donne straordinarie che lasciano la famiglia e vengono a lavorare in Italia, che da anni si prende cura degli anziani. Mi racconta molto spesso di casa sua, della sua famiglia e del lavoro nei campi, degli animali che allevano, delle loro feste, dei loro matrimoni...ci trovo moltissime somiglianze con i racconti di mia nonna, di mia mamma, di com'era la vita in campagna molti anni fa qui in Toscana.
    Andrò sicuramente a trovarla quando tornerà a casa :)

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    1. Grazie per il commento carissima :) si, molte signore dei paesini più piccoli mi ricordavano la mia adorata bisnonna, nel modo i cui erano vestite (gonna colorata a fantasia floreale, maglioncino di lana, foulard in testa per ripararsi dal sole). Credo svolgano una vita molto simile, tra i campi, a badare agli animali o a stare dietro ai raccolti. Per questo mi ricorda l'Italia di qualche decina di anni fa. Poi la personalità è molto simile ala nostra. Noi siamo sicuramente più casinisti, più rumorosi e solari, ma credo che ci sia qualcosa di forte che ci accomuna. Un modo simile di vivere, specie con la Provincia Italiana e il Sud. Ti consiglio di andarla a trovare, non te ne pentirai :) c'è ancora poco turismo di massa e i posti sono belli e genuini :)

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  4. Valotta mia, bellissime parole le tue.
    La Romania è una terra preziosa e sicura e tu hai perfettamente trasmesso il messaggio. Aspetto i prossimi post :)

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    1. Si Manuuuu. L'ho adorata! Mi metto presto a scrivere nuovi post :)
      Un beso chica :***

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  5. ho seguito il tuo viaggio su Instagram, bellissime foto e bellissimo diario di bordo.
    Ora ti aspetto qui*

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  6. ho seguito il tuo viaggio su instagram: non credevo fosse un paese così bello!

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    1. Nemmeno io :) sono felice di averlo esplorato ^-^

      Valentina

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  7. wow deve essere stato davvero un viaggio bellissimo! una terra da scoprire

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  8. Ho guardato le foto belle che durante il viaggio hai pubblicato sui social, ed adesso mi piace trovare il fil rouge del tuo racconto a legarle tutte. Non siamo (ancora) mai stati in Romania, ma è una terra che con il resto dei Balcani mi affascina da sempre. Hai letto "la Via Incantata" di William Blacker? é la storia di un pezzo di vita trascorsa nel Maramures tra vita tradizionale dei campi ed indiavolati violini zigani, tra antiche casette a graticcio ed il mistero dei boschi.

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    1. Non l'ho letto ed anzi, grazie del consiglio :) mi sembra una storia affascinante. Durante il viaggio scrivevo poco perché volevo dare a questo viaggio il giusto spazio. Parole meditate che recuperassero il fil del discorso :)

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  9. Che bella descrizione! Non vedo l'ora di assaporare questo paese.

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