Terezin: poetry against the cruelty

mercoledì, gennaio 29, 2014


"Pesanti ruote ci sfiorano la fronte e scavano un solco nella nostra memoria." 
Poesia di un bambino ebreo detenuto a Terezin 

"Heavy wheels touch our frontheads and dig a furrow in our memory. " 
Poetry by a young jew prisoner in Terezin



Terezin è un paese della Repubblica Ceca, tristemente divenuto celebre per la presenza dell'omonimo campo di concentramento. Quest'antica città-fortezza è rimasta un insediamento militare fino al 1996 ed in seguito all'uscita di scena di tali forze militari ha vissuto un periodo di forte crisi dell'economia locale. Il passato sembra rivivere quotidianamente negli edifici del paese. Passeggiando per le sue strade pare di essere in un'altra epoca: decine di edifici dismessi, ruderi, vecchie case pericolanti, una certa desolazione e poche persone in giro. Nessuno parla inglese, ma solo Ceco.

Terezin is a town in the Czech Republic, sadly became famous for the presence of the homonymous concentration camp. This ancient fortress has remained a military settlement until 1996 and after this period it has experienced a period of severe crisis in the local economy. The past seems to relive on a daily basis in the buildings of the country. Walking through its streets seems to be in another era: dozens of abandoned buildings, ruins, crumbling old houses, desolation and a few people around. No one speaks English, but only Czech.


Nel centro del paese si trova un museo che ho trovato molto toccante, chiamato "il museo del ghetto". L'autobus proveniente da Praga si ferma proprio nei pressi di questa struttura, quindi non vi sarà difficile trovarlo. La parte migliore è quella dedicata alle opere artistiche dei detenuti del campo (molti dei quali bambini): sono esposte moltissime poesie, fotografie e disegni. Per cercare di rendere meno cruenta la vita all'interno del lager, si cercava di incoraggiare le giovani vittime dell'Olocausto a sfogare la propria arte attraverso la scrittura, il disegno e la fotografia. I bambini e gli altri detenuti hanno cercato pertanto, di raccontare la propria vita, le attività quotidiane durante la prigionia e di descrivere le proprie emozioni per quanto dure e difficili da esprimere.

In the center of the town is a museum which I found very touching, called "the museum of the ghetto". The bus from Prague stops right near this building, then there will not be hard to find. The best part is dedicated to the artistic works of the camp inmates (many of them children): there are a lot of poems, photographs and drawings. In order to try to make their life inside the camps less suffering, they tried to encourage young Holocaust victims to vent their art through writing, drawing and photography. The children and the other inmates have sought therefore to tell their own life, their daily activities while in prison and to describe their hard and difficult emotions.



"È piccolo il giardino profumato di rose, è stretto il sentiero dove corre il bambino: un bambino grazioso
come il bocciolo che si apre: quando il bocciolo si aprirà il bambino non ci sarà."  
Franta Brass, nato a Brno il 14.9.1930 morto ad Auschwitz il 28.10.1944

Questa è la poesia che più mi ha toccato, scritta da un bambino "ospite" di Terezin per un periodo. Nonostante la sua piccola vita, le sue parole sono tragicamente crude nella loro semplicità, e sapendo che questo piccole fiore si è spento davvero qualche giorno dopo il suo quattordicesimo compleanno, leggerle è profondamente triste. 

This is the poem that touched me most, written by a child "host" for a period inTerezin. Despite his little life, his words are tragically crude in their simplicity, and knowing that this little flower really died a few days after his fourteenth birthday, read them is deeply sad.



Infine, concludo con questa bella parete di disegni. Vi giuro che tra quei detenuti c'erano degli artisti fantastici che riversavano tutto il loro colore su carta, nonostante il mondo buio e grigio in cui erano costretti a vivere. Se pensate che queste illustrazioni sono state create in stanzone tetre e maleodoranti, con la tragedia costante nell'animo, mi viene da credere che gli esseri umani sono delle creature meravigliose con dei sorprendenti meccanismi di difesa della vita e della propria preziosa interiorità. 

Finally, I conclude with this beautiful wall of pictures. I swear to you that among those detained there were fantastic artists who poured all their color on paper, despite the gray and dark world in which they were forced to live. If you think these illustrations were created in dingy and smelly big rooms, with the constant tragedy in their soul, I have to believe that humans are wonderful creatures with amazing defense mechanisms of life and their precious inner self.



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11 comments

  1. sono commossa. hai ragione, c'è qualcosa di speciale che crea e lega ognuno di noi.

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  2. Anche queste foto e questo post sono molto toccanti; come al solito riesci a trasmettermi emozioni forti grazie a questo blog.

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  3. Avevo intravisto questo post, ma ho rimandato al momento giusto.
    Quest'argomento mi sconvolge sempre profondamente, eppure tu hai saputo raccontarlo con estrema delicatezza.
    Grazie.

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  4. Principio di azione e reazione....

    Ciao viaggiatrice!

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  5. Che bel post…. Davvero toccante..
    Mi ha stupito la bellezza straziante della poesia di Franta.. Povero tesoro..
    Bravissima, ci hai fatto riflettere e capire.
    Un bacione!

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  6. avevo visto le foto sulla tua pagina e finalmente adesso il post. bellissime foto.
    e il racconto? molto molto toccante.
    ci sono posti in cui la storia è ancora tangibile

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Ogni commento è un raggio di sole.


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