Capo Testa, quando soffia il maestrale

venerdì, settembre 15, 2017


"Siamo chi se ne va. La numerosa nuvola che si disfa all'occidente è nostra effigie. 
Incessantamente la rosa si tramuta in altra rosa. Sei nuvola, sei mare, sei l'oblio.
Sei anche tutto quello che hai smarrito."
 Jorge Luis Borges




In Sardegna il paesaggio cambia notevolmente in base alle condizioni climatiche. Ciò che prima giaceva immobile per la mancanza di vento ha poi, il potere di animarsi ed evolversi in qualcosa di completamente nuovo. Gli elementi prendono vita e assumono nuovi significati. Ciò che prima trasmetteva calma e serenità, sprigiona ora inquietudine e vivacità. Laddove ci si poteva immergere per ammirare il fondale marino, non vi è che una spuma agitata che si abbatte violentemente sulle rocce. Il movimento fa fluttuare il paesaggio, gli dà vita in un modo nuovo. 


Capo Testa è un luogo magico, contornato da una parete di rocce particolari che sembrano prodotte apposta per stupire. In realtà, è stato il vento con la sua azione incessante, a modellare un paesaggio così fuori dagli schemi. Il mare qua è imprevedibile, a volte placido, altre agitato, al punto da divorare la costa fin dove gli è possibile. Il vento lo accompagna e soffia talmente forte da frenare la discesa di chi vuole avventurarsi a piedi fino alla spiaggia. Partendo dal sentiero a fianco al faro, si procede verso il basso. Già da lontano si può godere di questa forza naturale e man mano che ci si avvicina, la morsa del vento suscita un sentimento misto di emozione e spavento. 


Ti fermi sulla spiaggia e non sai mai dove arriveranno le onde. Ho sentito delle rocce bagnate parecchio lontano da dove arrivava il mare nel momento in cui sono giunta io. Questo mi ha fatto pensare che qualche ora prima, la forza delle onde fosse ancora più potente. I turisti che si aspettavano una giornata di nuotate e tintarella, non sono rimasti delusi. Vedevo l'ammirazione nei loro occhi verso questo mondo selvaggio e privo di controllo. Un assaggio di autunno e inverno, con un sapore agrodolce rispetto a quello estivo. Nessuno probabilmente si aspettava uno spettacolo simile. 

Tutti ambiscono alla serenità ma poi si fanno trasportare dalle emozioni contorte di questo fluttuare irrequieto. 


Si può trovare una forma di pace anche nei paesaggi inaspettati. 
Una spinta differente che ci fa percepire una bellezza nuova. 
Non quello che ci aspettavamo ma qualcosa da ricordare e forse da amare ancora di più. 



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2 comments

  1. Non avrei mai pensato dalla prima foto che si trattasse della Sardegna. Le coste sarde sono davvero varie, credo anche più rispetto a quelle della Sicilia

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    1. Siiii, cambiano notevolmente a pochi chilometri di distanza :)

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