Fiori che crescono sulla fiducia

lunedì, luglio 31, 2017



“Lloyd, cosa sta spuntando in giardino?”
“Sono delle belle promesse, sir. Fiori che crescono sulla fiducia”
“Sono meravigliosi, Lloyd. Perché non li ho mai visti?”
“Sfioriscono nel tempo di un’illusione, sir”
“Ma perché allora coltivarli…”
“Perché non c’è fiore che possa appassire, se conservato nella memoria, sir”
“Grazie, Lloyd”
“Buona giornata, sir”
Vita con Lloyd

Ci sono fiori che riescono a superare molti freddi inverni. Nei momenti più aspri si ritirano in sé stessi per prepararsi a temperature decisamente più rigide e durante questi periodi tengono incubata la propria bellezza in attesa di tempi migliori. Attendono la primavera per potersi mostrare. Sanno che il clima favorirà la propria sbocciatura e quindi, pazientemente, restano in silenziosa attesa. Quando però, arriva l'ora giusta, fioriscono. Senza remore o paura. Sanno bene che è giunto il momento propizio per mostare ciò che lungamente era stato tenuto nascosto. Frutto di un duro lavoro di attesa, crescita e sviluppo, la bellezza dei fiori può far credere che sia stato semplice diventare così belli. Ma questi colori in realtà, sono il frutto di una lotta potentissima per favorire il risveglio delle proprie potenzialità.


Quando torno in Liguria, a Varese Ligure, il giardino della casa di mia nonna mi fa pensare a tutto questo. Molti fiori sono stati piantati molti anni or sono da mio nonno che adesso non c'è più. Immaginate la gioia di rivedere ogni primavera le sue amate rose che sbocciano. Questo spazio verde è un meraviglioso esempio di come la lotta per la rinascita sia legata anche alle buone azioni seminate in passato. Questo angolo naturale riesce a far rivivere ogni primavera ed estate non solo la bellezza, ma anche la cura e le attenzioni di qualcuno che non è più tra noi. A volte si pensa che pochi semi non possano fare la differenza. Riteniamo che piccole azioni o buoni gesti siano inutili per contrastare la bruttezza del mondo. Ed invece no. Tutto rimane. La bellezza, la fiducia in essa e il ricordo di chi l'ha seminata. Mi affaccio alla finestra della veranda e vedo una cascata di fiori di cui mia nonna continua a prendersi cura in modo amorevole.


Mi sporgo per osservare la vigna che scende verso la valle e le rose sono lì con me, ad ammirare questa ampia vista sul verde che non accenna a lasciarsi ingiallire dalle alte temperature estive. Nei piccoli paesi il fascino più puro sta nel scovare questi deliziosi angoli vissuti, tanto semplici quanto ricchi di poesia. Impossibile non restare colpiti da questo college di piante e fiori che vanno a decorare le case donando loro un nuovo vestito.


A me non resta che sedermi sotto la vite, a godermi il silenzio di queste colline, ammirando di tanto in tanto le antiche rose vicine a me, stupendomi dei merli che fuoriescono veloci dagli alberi e lasciandomi accarezzare dalla brezza fresca che è una vera gioia nei periodi di afa. Mi siedo là sotto e tutto sembra semplice, leggero.


Nessun fiore di cui ci si è presi cura può appassire.


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