Un viaggio vintage ✿ A vintage trip

mercoledì, febbraio 25, 2015



"Gradiva le differenze: forse per questo viaggiò tanto." 
Jorge Luis Borges

"He loves the differences: perhaps is the reason why he traveled so much."
Jorge Luis Borges



Da poco ho scoperto una fantastica iniziativa: #unviaggiovintage, lanciata dal blog "Alla ricerca di Shambala" e mi sono ritrovata a leggere i racconti di molti blogger sui loro viaggi appartenenti ad un passato più o meno lontano. Dopo tutte queste letture mi è venuta voglia di raccontare il mio viaggio vintage prediletto. Nel 2007 infatti, dopo anni trascorsi a fare nuoto agonistico con conseguenti spostamenti in Italia o Europa dove visitavo solo le piscine, e dopo qualche gita scolastica dove le foto erano il mio ultimo pensiero, mi sono lanciata in un viaggio avventuroso in India. Niente male come primo viaggio. Quasi due mesi al seguito di un'associazione umanitaria capeggiata da una suora-infermiera, Suor Lucia, originaria del centro della Sardegna e dotata di tutta la forza ben conosciuta delle donne barbaricine di una volta. Persona aperta al mondo, disposta a confrontarsi in maniera divertente anche con una persona spontanea come me. Indimenticabile la mia domanda "Suor Lucia, hai mai avuto un fidanzato? Non ti manca averne uno ora?" e la sua risata fragorosa seguita da racconti e confidenze che rimarranno per sempre indimenticati.

Recently I discovered a fantastic initiative: #unviaggiovintage, launched by the blog "Alla ricerca di Shambala" and I found myself reading the stories of many bloggers on their trips belonging to a past more or less distant. After all these readings, I wanted to tell my favorite vintage journey. In fact in 2007, after years spent doing competitive swimming with consequent shifts in Italy or Europe where I visited only pools, and after school trips where the pictures were my last thought, I decided to do an adventure trip in India. Not bad for a first trip. Nearly two months after a charity headed by a nun-nurse, Sister Lucia, who came from the center of Sardinia and characterized by the well-known
strength of the barbaricine women. Person open to the world, willing to confront in a fun way with a spontaneous person like me. Unforgettable my question "Sister Lucy, have you ever had a boyfriend? Don'tt you miss having one right now?" and her laughter followed by her stories and secrets that will forever remain unforgotten.



Durante questo viaggio, io e le mie compagne di avventura, ragazze come me desiderose di capire come funzionasse il mondo, abbiamo aperto gli occhi su una realtà che forse ogni ventenne dovrebbe trovarsi ad affrontare. Con la leggerezza e spensieratezza della nostra età, abbiamo riso di qualsiasi difficoltà. Dei letti senza materasso che ci spezzavano la schiena, dei topi che a volte ci correvano affianco, della paura che gli scarafaggi si infilassero nelle nostre orecchie, della sporcizia su cui camminavano circondate dai corvi, degli Indiani che ci ruttavano in faccia per esprimere l'apprezzamento verso il cibo, dell'umidità pazzesca che ci faceva sentire sporche e ci disidratava ad ogni passo, dei gechi che sbucavano dai water e non ci facevano stare in pace nemmeno in bagno, del cibo che non aveva gusto, del nostro dimagrimento repentino, del mio telefono perennemente fuori uso, degli Induisti che colti dal pathos religioso ci schiacciavano i piedi in un Tempio per correre in prima fila al cospetto della statua della loro Divinità. Tutte situazioni per cui avremmo potuto piangere di disperazione ma in cui invece, trovavamo sempre qualcosa di divertente. Abbiamo riso moltissimo e ci siamo rese conto, allo stesso tempo, che il mondo da cui provenivamo, era un mondo per cui dovevamo ritenerci fortunate e che avremmo dovuto apprezzare di più.
 
During this trip, me and my traveling companions, girls like me who wanted to understand how the world worked, we have opened our eyes towards a reality that perhaps every twenty should be face. With the lightness and lightheartedness of our age, we laughed of any difficulty. Bed without mattress that broke our back, mice that run near us, the fear that cockroaches will enter our ears, the dirt on which we walked surrounded by crows, the Indians who belched in front of our face to express their appreciation towards food, a crazy moisture that made us feel dirty and dehydrated us at every step, geckos sticking out from the water so that we couldn't find peace even in the bathroom, the food with no taste, our sudden weight loss, my phone permanently out of use, some Hindus treading on our feet to run in front of the statue of their deity with an exaggerated pathos. All situations for which we could cry of despair but instead, we always found something funny. 
We laughed a lot and we realized at the same time, that the world from which we came, it was a world for which we had to consider ourselves lucky and that we should appreciate more.


Abbiamo avuto anche momenti in cui la nostra sensibilità è stata messa a dura prova. Frequentavamo ospedali che ospitavano malati di Aids o terminali, orfanotrofi, lebbrosari in cui le persone avevano gli arti completamente consumati dalla malattia, villaggi-ghetto dove gli abitanti erano individui emarginati dalla società. E posso dire che in ognuno di questi luoghi abbiamo trovato sempre dei sorrisi per ringraziarci della nostra presenza. Io mi chiedevo sempre "Cosa diavolo hanno da sorridere?" e al tempo stesso, li adoravo e cercavo di fare del mio meglio per fargli capire che per me loro valevano moltissimo e avrei fatto qualsiasi cosa per farli stare meglio. A vent'anni si pensa sempre che si potrà salvare il mondo e si crede che ogni azione abbia il potere di cambiare le cose. Sono passati otto anni da quel viaggio e io credo ancora negli stessi ideali. Forse è un bene.

We also had moments where our sensitivity has been put to the test. We went to hospitals that housed people with AIDS or terminally ills, orphanages and leper colonies in which people had limbs completely consumed by the disease, ghetto-villages where the inhabitants were individuals marginalized by society. And I can say that in each of these places we have always found smiles to thank us for our presence. I always wondered, "What the hell have they to smile?" and at the same time, I loved them and I tried to do my best to make them understand that they were worth a lot to me and I would do anything to make them feel better. When you are twenty years old, you always think that you can save the world and you believe that every action has the power to change things. Eight years have passed since that trip and I still believe in the same ideals. Maybe it is good.


  
In quel viaggio sono stata malissimo. Il vaccino anti-malaria mi ha causato una brutta reazione e ho passato un'intera notte a vomitare (35 volte per la precisione) fino a perdere completamente la forza. Mi hanno trasportato a braccia nel letto e mi hanno fatto una serie infinita di flebo, nutrendomi con piccoli cucchiaini di acqua zuccherata. Io mi sentivo già morta. Dissi alla suora. "Fortuna che ci sei tu, così mi puoi dare l'ultima benedizione prima che muoio." Risate. Ovviamente io non avevo minimamente pensato all'eventualità di poter stare male. Col senno di poi, quello che mi sento di dire dopo questa esperienzam è che vi consiglio, se dovete affrontare un viaggio particolarmente estremo, di acquistare un'assicurazione di viaggio on-line, che vi protegga da situazioni del genere in cui vi aspettate solo di ricevere la Sacra Unzione. Non tutti hanno la fortuna di avere una infermiera personale, come lo fu per me Suor Lucia.

On that trip I was very ill. The anti-malaria vaccine has caused me a bad reaction and I spent an entire night vomiting (35 times to be exact) and I completely lose my forces. I was transported in my bed and Sister Lucia made me an endless series of drip, feeding me with small teaspoons of sugar water. I felt as I was almost dead. I told the nun. "Good thing you're here, so you can give the final blessing before I die.". Laughter. Obviously I had not even thought about the possibility of feeling bad. In hindsight, what I would say after this experience is that I recommend, if you face a trip particularly extreme, to purchase an on-line travel insurance, which protect you from situations like that where you expect only to receive the Holy Unction. Not everyone has my luck to have a personal nurse, as it was for me Sister Lucia.



Quel viaggio mi ha trasportato in altra dimensione, dove improvvisamente sono diventata a mio mondo "grande". Mi ha messo alla prova di fronte a sofferenze e dolori di cui è difficile parlare, mi ha fatto entrare in contatto con la violenza della vita in certi luoghi del mondo. Ha fatto emergere la mia sensibilità, la mia empatia verso le persone che prima non credevo di avere, la mia curiosità per ciò che è diverso e che quindi, ha qualcosa di nuovo da trasmettermi. Ricordo ancora come osservavo i paesaggi cercando di imprimerli nella mia mente o come catturavo ogni sguardo, gesto, sorriso, per portarli con me per sempre. In un villaggio, gli abitanti poverissimi fecero una colletta per offrirci una coca-cola; lacrime di commozione. Una bambina dell'orfanotrofio in cui alloggiavamo, un giorno mi guardò negli occhi e accarezzandomi una mano mi disse che assomigliavo ad un angelo. Dei bambini corsero dietro la jeep in cui viaggiavo per chilometri, approfittando della nostra andatura lenta sulla strada non asfaltata, e urlarono decine di volte il mio nome, sorridendo a più non posso per avergli dedicato un pomeriggio. Una bambina fece 30 chilometri a piedi solo per portarmi una rosa perché il giorno prima avevo giocato con lei e mi ero lasciata truccare alla loro maniera (ero inguardabile ma è stato un momento bellissimo). Ho ancora quella rosa. A volte posso sentirne ancora il profumo. Un profumo che non finirà mai.

That trip led me to another dimension, where suddenly I grew wiser It put me to the test in front of suffering and pain about which is difficult to speak, made me get in touch with the violence of life in certain places in the world. Brought out my feelings, my empathy for the people that I didn't believe to have, my curiosity about what is different and therefore, has something new to teach me. I still remember how I looked at the scenery imprinting them in my mind or how I wanted to capture every look, gesture, smile, to take them with me forever. In one village, the poor inhabitans took up a collection to offer us a coke; tears of emotion. A little girl of the orphanage where we were staying, one day looked at me and stroking my hand, she told me that I looked like an angel. Children who ran after my jeep for miles, taking advantage of our slow pace on dirt road, and shouted dozens of times my name, smiling like crazy because I have devoted my afternoon to them. A little girl walked 30 kilometers on foot just to bring me a rose because the day before I had played with her and I let her to make up me in their own Indian way (I was unwatchable but it was a beautiful moment). I still have that rose. Sometimes I can still smell the scent. A perfume that will never end.





A volte si ha bisogno di un'esperienza così per crescere, anche se si è giovani, e per diventare persone migliori. Il mio viaggio vintage mi ha regalato tutto questo e ancora oggi, ringrazio la mia avventatezza di andare a prenotare il volo per Mumbai, senza nemmeno pensare a cosa stessi facendo. Tornai a casa e dissi a mia madre "Vado in India. Ho già acquistato il biglietto." Non ci fu reazione se non: "Sei proprio sicura? Io non vengo a recuperarti." Ma sentivo che sarebbe andata bene ed ero troppo eccitata per preoccuparmi di quello che pensavano gli altri. 
Io ero felice.

Sometimes you need an experience like this to grow, even if you are young, and to become a better person. My vintage trip gave me all this and even today, I thank my recklessness going to book a flight to Mumbai, without even thinking about what I was doing. I went home and told my mother, "I go to India. I have already bought a ticket." There was no reaction except: "Are you sure? I will not come to recover you." However, I felt that it would go well and I was too excited to worry about what others thought. 
I was happy.


Concludo con una foto allegra di noi, in costume tipico realizzato su misura, assieme alle nostre care pazienti del lebbrosario Vimala a Mumbai.
 

I conclude with a cheerful picture of us, in typical dress made to measure, together with our dear patients in Vimala leper colony in Mumbai.



"Un sorriso non dura che un istante, ma nel ricordo può essere eterno."
Johann Christoph Friedrich von Schiller

"A smile does not last but a moment, but in the memory can be eternal."
Johann Christoph Friedrich von Schillerda

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41 comments

  1. ho letto l'intero post con tanto interesse.. la citazione finale poi calza a pennello :)

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  2. L'India: un posto davvero unico. Grazie per il bel post e le foto.

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  3. Che bel post Valentina! Dev'essere stata un' esperienza davvero straordinaria e irripetibile! Brava =)

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    1. Si, un'esperienza forte e bellissima allo stesso tempo!
      Grazie :***

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  4. che belli questi vintagismi. E splendido il fatto che tu riesca a conservare la freschezza, l'entusiasmo e l'idealismo dei 20 anni.
    Un bacio Vale

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    1. A volte pensavo di averlo perso, ma poi per fortuna l'ho ritrovato :)
      Grazie Manu :***

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  5. Un racconto bellissimo e toccante. Capisco bene quel che dici riguardo un'esperienza che fa crescere perché al liceo ho avuto un'opportunità del genere, anche se non dell'intensità di quella che ci hai descritto. Nonostante questo mi sento ancora incompleta, ancora "troppo piccola", e rimpiango ancora il non aver fatto niente del genere a vent'anni, mi manca quel "mollare tutto e andare". Chissà, forse sono ancora in tempo.
    Con l'India ho un duplice rapporto. Mi spaventa molto, non lo nascondo: mi spaventa la miseria, mi spaventano le malattie, la sporcizia, la delinquenza, la violenza...tutto quello che hai descitto anche tu. Allo stesso tempo mi incuriosisce: ho bisogno di andare a toccare con mano una realtà del genere, di togliermi dagli occhi la nebbia che a volte mi fa dimenticare che c'è molto altro lontano dalla mia monotona, tranquilla vita di persona fortunata; ho voglia di andare a vedere un'altro tipo di spiritualità, i resti di una civiltà antica che mi affascina. Sono pensieri che ho maturato nelle ultime settimane, di ritorno da un viaggio di tutt'altro tipo che però ha fatto crescere dentro di me questa esigenza...
    Grazie per il tuo racconto, un abbraccio

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    1. Grazie a te per questo bel commento :)
      Quello che ti posso dire è che non è mai troppo tardi :) ognuno matura l'esigenza di un viaggio simile in periodi diversi della vita. A me è capitato quasi per caso a 20 anni, a te ora. Non è detto che tutti dobbiamo fare le esperienze di vita nello stesso momento. Credo sia un fatto molto personale: una persona ne sente improvvisamente il bisogno e sa che è arrivato il momento :) come forse sta succedendo ora a te.
      Di sicuro sono viaggi impegnativi, ma allo stesso tempo le difficoltà vengono meno a mano a mano che si entra in contatto con un mondo nuovo e la curiosità e il confronto spesso prendono il sopravvento sulle paure.
      Se te la sentirai, io sono certa che un viaggio così ti darà molto :****

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  6. E' bellissimo "il come" hai raccontato questa tua esperienza...

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  7. ma che bellezza Valotta!
    Dove avevi nascosto questo viaggio, queste parole, queste foto?
    Sai, io penso che a vent'anni si hanno degli ideale molto forti, molto più genuini di quando si cresce.
    Eppure c'è gente come te che, nonostante il tempo, non cambia di una virgola.
    Gli anni passano ma gli ideali sono sempre gli stessi.
    Dovremmo mantenerci tutto così. VERI.

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    1. Questo viaggio l'ho "tolto" fuori a poco a poco :) ho ancora tante foto e tanti video nel mio archivio. Ma pubblicarli tutti insieme mi darebbe la sensazione di togliergli valore. Allora, pubblico qualcosa ogni tot di mesi perché è stata un'esperienza bellissima, divertente, forte, intensa allo stesso tempo, e merita ogni tanto di essere ricordata con post così ^^
      Grazie Manuelotta :)

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  8. Che belli i tuoi post che iniziano con una foto ed una citazione, spesso vengono fatte a vanvera e mi fanno storcere il naso ma quando hanno senso sono come la ciliegina sulla torta! O meglio, in questo caso, una perfetta introduzione.

    Intensissimo (ma piacevolissimo da leggere, brava) questo racconto di viaggio.
    Mi ha fatto ripensare alle due occasioni, momenti di sofferenza (una mia ed una altrui) in cui ho capito che sorridere o vedere un sincero spontaneo sorriso è la chiave per far andare la vita nel verso giusto. :-)

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    1. Commenti così sono da incorniciare :) ti ringrazio per il complimento e anche per il tuo bel commento :)
      Hai ragione, io ho notato, facendo viaggi così, che le persone meno hanno e meno sono abituate ad avere e più sorridono. Sembra quasi un controsenso. Ma forse il non potere avere molte cose materiali, li porta a dare tutto un altro senso alla vita :) più leggero, più spirituale (in India sopratutto).
      A presto Anna :)

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  9. Racconto intensissimo per un'esperienza altrettanto intensa.
    E' quel genere di esperienza che non è solo un viaggio, è qualcosa che ti cambia, perché ti fa conoscere un mondo completamente diverso da quello a cui siamo abituati.
    E' stato davvero interessante leggerti!

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    1. Grazie mille Serena per aver letto e il mio racconto e avermi lasciato questo pensiero ^-^

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  10. Fai sempre delle immagini splendide che raccontano. Guardano queste e altre ci si dovrebbe rendere conto di quante diversità ci sono nel mondo e di come vivono in certe realtà che non sono le grandi metropoli ancora indietro nel tempo in condizioni difficili ma sono sempre con il sorriso e la gioia di vivere. Forse qualcuno dirà non sanno null'altro al di fuori della loro realtà ed è anche vero però non credo che sia solo questo sono felici dentro con poco cosa che noi civilizzati abbiamo dimenticato.
    Purtroppo nel dimenticarlo non l'abbiamo nemmeno insegnato ed ora saranno guai seri. Scusa sono andata fuori tema. Buona domenica un abbraccio.

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    1. Edvige, non sei assolutamente andata fuori tema, anzi..hai azzeccato in pieno quello che è il mio pensiero. Loro sono davvero felici con poco, ce l'hanno proprio dentro questa filosofia di vita. Poi è anche vero che si fanno attrarre in fretta dal nostro materialismo. Appena vedono un oggetto tecnologico che può piacergli, preferiscono stare senza mangiare per giorni, pur di raccimolare soldi per comprarselo. C'è di diversoperò, che la loro filosofia di base sul concetto di felicità è diversa e più forte della nostra occidentale. Si accontentano di più e gioiscono di più per le piccole cose. Hanno un concetto di gratitudine più forte del nostro.

      Un abbraccio carissima .)

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  11. Ciao Valentina,
    ho letto e riletto diverse volte questo post perchè in fondo quando lanci un'iniziativa come la mia in rete che si chiama #unviaggiovintage ti aspetti sì stralci di vita passati, ma pochi lasciano davvero un segno attraverso parole e immagini. E trovo che questo tuo post lo abbia fatto. Perchè è capace di aprire una finestra sia su una realtà per noi così lontana e toccante, sia su un modo di affrontarla che solo la giovinezza e un pizzico di "follia" possono dare. A 20 anni si fanno grandi cose e per fortuna non ci si perde in pensieri pesanti. Certo tu hai avuto un bell'ardire a iniziare il primo viaggio da due mesi in India...fantastica (prima o poi ci incontreremo e ti stringerò la mano)!!! Io nel mio piccolo a 20 anni ho fatto il corso da volontaria in ospedale e per gradire mi han messo un anno al reparto di oncologia dove ho aperto gli occhi su una realtà altrettanto complicata...senza il contorno del viaggio intorno :-( eppure, come dice la tua frase finale, i sorrisi durate un istante ma eterni nel ricordo, non sono mancati.
    Non so come ringraziarti di questo post, veramente splendido e pieno di significato. L'ho trovato meraviglioso (e ti giuro che non sono blogger che si spertica facilmente in complimenti se non lo pensa fino in fondo). Fiera che tu abbia partecipato :-)
    Monica

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    1. Ti ringrazio tantissimo per questo tuo commento :) davvero tanto!
      Sia perché questo ha riacceso un po' in me quella follia che ho avuto otto anni fa e che mi si è riaccesa varie volte in questi anni, sia perché è sempre bello leggere parole come le tue. Non ho parlato spesso di questo viaggio qua nel blog, e quando ne ho parlato mi focalizzavo più sul viaggio e non sull'esperienza vera e propria di volontariato. Così mi hai dato l'opportunità per parlarne un poco :)
      La tua esperienza, per quanto non riguardasse il viaggio, sono sicurissima che è stata allo stesso mondo profonda e intensa. Spesso ho pensato che mi piacerebbe fare la volontaria in ospedale, e quindi forse, è giunto il momento di informarsi e capire cosa posso fare anche quando sono a "casa". Mi stai dando ispirazione :)
      Sono contenta di aver scovato questa splendida iniziativa. Mi è piaciuto leggere i vari racconti in giro per il web, ognuno speciale a modo suo :) Mi è piaciuto anche lasciarmi trasportare dalla scrittura e dai ricordi di quella bella estate del 2007. Indimenticabile ^^
      Grazie Monica :)

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  12. Valentina, mi hai lasciato senza parole!
    Quanta dolcezza e quanta serenità nelle tue parole mentre raccontavi di malattie e di povertà, forse era l'incoscienza dell'età ma ti auguro di non cambiare mai.
    Pensavi di cambiare il mondo, non perdere questa convinzione, tu l'hai fatto e lo farai ancora.
    Quello che hai regalato ai malati ed ai bisognosi e che ti hanno ricambiato con la loro devozione ed amore non ha eguali.
    E quella rosa che ti ha regalato quella bambina facendo 30 km, quella rosa di cui ancora senti il profumo, perché non la racconti anche su #sensomieiviaggi, questo mese ho proposto io il tema ed è proprio il profumo dei miei viaggi.
    Ciao
    Norma

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    1. Ciao Norma, che bello! Partecipo volentieri :)
      Grazie per i tuoi pensieri ^^ E accetto molto volentieri l'invito a non cambiare quell'ideale di cui ho parlato ^^ Spero davvero di non perderlo!!
      Grazie ancora :)

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    2. Valentina, grazie della bella risposta.
      Se vuoi partecipare il gruppo è questo https://www.facebook.com/groups/578821522232241/ c'è tempo fino a giovedì ma se vuoi ti aspetto qualche giorno di più, peccato averti conosciuta solo adesso ma sono contenta di averti conosciuta.
      Ciao
      Norma

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  13. Un post ricchissimo, pieno di amore per la vita e con immagini veramente belle! Grazie, passerò sempre volentieri da questo mondo capovolto!

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  14. ..dimenticavo: grazie per seguirmi su Cassetti. Io ti seguiroò anche sul tuo profilo google+ (come Young Hyde)

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  15. Hello, Valentina M.

    Good feeling works.
    Thank you for your visiting always.

    I wish You all the best.
    Greetings.

    From Japan, ruma ❃

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    1. Hello Ruma, thank you for your kindness :) You're always so sweet :)

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  16. Valentina, non so quali parole usare per esprimerti la mia ammirazione. Ho perso da tempo la fiducia nelle persone, poi tramite un blog leggo di te, di questa tua esperienza, soprattutto delle parti in cui dici di aver scoperto grazie a questo la sensibilità ed empatia che io penso non tutti abbiano. Nemmeno nascosta, nemmeno da scoprire in occasioni pesanti, delicate, così. Avevi 20 anni, fossero tutti così i ventenni, il mondo si potrebbe salvare. Per fortuna esistono persone come te (poi magari un giorno ti incontro e mi stai antipatica a pelle eh, ma che tu sia davvero in gamba non lo dubiterò!) :D Credo nel potere delle parole e di come uno sa raccontarsi.
    Un abbraccio, buon marzo!

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    1. Questo commento è bellissimo. Mi ha aperto il cuore di felicità ^^
      Me lo rileggerò di tanto in tanto :)
      Un abbraccio**

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  17. Quoto Norma Valentina sei GRANDE!
    Ottimo reportage e ottimo post.
    Grazie per la tua gradita e gentile visita
    Maurizio

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    1. Ciao Maurizio, grazie mille a te ^^
      Mi ha fatto piacere la tua visita :)

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  18. Complimenti per il bellissimo blog, contiene splendide immagini!
    Il racconto è toccante, grande esperienza di vita!
    Buona giornata da Beatris

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    1. Grazie mille Beatris. Gentilissima davvero :)
      Buona serata ^^

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  19. mamma mia che esperienza!! io ho l'india nel cuore da quando ci sono stata e ti capisco in pieno!

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  20. Un viaggio in India lascia il segno, io lo so bene :-), fatto da giovane ancora di più. Complimenti per averlo sperimentato in questo modo, facendo del bene agli altri.

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