La gualchiera di Tiana, Sardegna

lunedì, ottobre 16, 2017


"Com'è bello questo piccolo paesaggio. [...] e poi l'acqua e poi il fiume com'è bello. 
Pochissimo rumore un po' di vento e molta acqua..."
Jacques Prévert




Com'è consuetudine già da un po' di settimane, il sabato pomeriggio è diventato un momento di esplorazione in stile giovani marmotte. E così, tra le tante attrazioni da visitare in Sardegna, siamo giunte a Tiana, un piccolo paese a quasi 600 metri di altezza e localizzato nella Barbagia di Ollolai. Per chi non lo sapesse, questa è una zona montuosa dell'entroterra sardo. Per questo, il paese si trova immerso tra i boschi in una vallata circondata da monti. 


Pare che nel 1800, alcuni giovani figli di papà europei, arrivarono in questa località, durante un Tour che mirava alla scoperta di luoghi interessanti per fascino e cultura che potessero contribuire alla loro formazione. E come questi aristocratici (ma con molti soldi in meno), anche noi siamo arrivate a Tiana. Abbiamo scoperto così, la sua gualchiera. Per chi non lo sapesse, compresa me prima di scoprirla, la gualchiera veniva utilizzata per lavorare il tessuto dell'orbace, ossia la lana di pecora o capra usata per confezionare gli abiti tradizionali. Il suo scopo era quello di battere e pressare il tessuto per renderlo più resistente. La lana veniva poi tinta con erbe naturali a seconda dell'impiego del tessuto. Fino agli anni '50, questa era l'attività più redditizia di Tiana e molti paesi si rivolgevano alla sua gualchiera pagandone prodotti con il baratto. A quel tempo infatti, si usava spesso pagare con prodotti alimentari. La ruota della gualchiera che metteva in moto i suoi meccanismi, si fermò definitivamente nel 1975.


Questa testimonianza di archelogia industriale, è una costruzione in pietra e legno che sfrutta l'energia idraulica per mettere in funzione il suo meccanismo. Si trova infatti, lungo un fiume, il Rio Torrei. Per raggiungerla bisogna percorrere la SS 128 e allontanarsi dal paese per circa un chilometro. E' ben segnalata ma per vederla in funzione bisogna arrivare entro le 17, perché alle 17.30 chiude. Pare sia una delle ultime gualchiere ancora funzionanti in Europa, assieme ad un'altra situata in Spagna, a Pamplona, e una localizzata a Santu Lussurgiu. Per questo, è un sito molto raro e particolarmente affascinante.


Circondata da boschi di lecci, sugheri, noci e castagni,  questa località, Gusabu, si trova su queste coordinate: 40° 03' 35" N - 09° 08' 56" E.


La gualchiera, in sardo, prende il nome di "cracchera" ed ora viene azionata solo durante la visita guidata a cui ovviamente, non abbiamo potuto assistere essendo arrivate tardi. Questo ci ha reso molto meno colte dei giovani aristocratici del 1800 ma comunque felici.


Per arrivare: da Nuoro, in direzione Sassari-Oristano, si imbocca la SS 389 per Fonni. Superato il paese si continua sulla SS 389 dir in direzione di Ovodda prima e Tiana poi. La gualchiera si trova a circa 1 km dal paese, lungo la SS 128. (fonte: Sardegna Cultura)







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4 comments

  1. Che meraviglia. E' un posto magico.

    Laura

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  2. Mi sembra di ripeter sempre le stesse cose nei commenti da te, ma sembra davvero una fiaba. Non è la Sardegna (bellissima eh) che abbiamo nell'immagine comune per cui grazie!

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    1. Questo è un bellissimo complimento che mi fai Pier :) davvero! Ti ringrazio tanto :)

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